Pratiche di Buona Fabbricazione (GMP) per il settore Cosmetico
IlRegolamento (CE) 1223/2009 nuovo regolamento sui cosmetici pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 22 dicembre 2009, sostituirà completamente l’attuale Direttiva 76/768/CEE e suoi emendamenti, così come le differenti legislazioni degli stati membri che saranno automaticamente armonizzate
riconducendole alle norme di buona fabbricazione, secondo gli standard internazionali esistenti, ossia la norma internazionale ISO 22716:2007 recepita in Italia dalla Uni En ISO 22716:2008. Cosmetici – Pratiche di buona fabbricazione (GMP) – Linee Guida sulle Pratiche di Buona Fabbricazione
Il Regolamento di cui sopra, ha aggiornato la disciplina della produzione e della vendita di prodotti cosmetici, stabilendo elevati requisiti di sicurezza a tutela del consumatore (tra questi, si richiede che tutti i prodotti cosmetici immessi sul mercato europeo siano conformi alle Good Manufacturing Practices (GMP) - Pratiche di Buona Fabbricazione, descritte appunto dallo Standard ISO 22716).
Entro il 2013, infatti, il rispetto dei requisiti GMP sarà cogente e pertanto la conformità ai requisiti della norma armonizzata ISO 22716 rappresenta la via per dimostrarne la conformità (articolo 8 del Regolamento).
La norma, che di fatto va a sostituire i requisiti tecnici del Decreto 328/87, risulta articolata e dettagliata secondo un approccio simile alla norma UNI EN ISO 9001.
Le Pratiche di Buona Fabbricazione descrivono operativamente le attività da intraprendere in base a concetti più generali di assicurazione della qualità, con il vantaggio di procedure semplificate e condivise in tutti i Paesi UE, a garanzia di un maggiore controllo all’interno del mercato.
Con l’attestazione di conformità alla norma UNI EN ISO 22716 le aziende hanno la possibilità di:
- assicurare la conformità alle norme sulle Pratiche di Buona Fabbricazione dei prodotti cosmetici;
- integrare una eventuale certificazione secondo la norma ISO 9001 per i Sistemi di Gestione della Qualità con un’attestazione più specificatamente settoriale;
- dare confidenza alle parti interessate, a clienti, distributori, importatori, e consumatori, che la produzione è effettuata in conformità alle Pratiche di Buona Fabbricazione.
Per ulteriori dettagli si consiglia il seguente link a cura di ABC COSMETICI UNIPRO Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche
|
